La crisi del Partito Democratico

A Coriano, come in tutta Italia, il Partito Democratico è in forte crisi e, le votazioni del mese scorso sono a testimoniare un calo della Sinistra Italiana. Le ragioni di questa crisi, sono molteplici, non esiste una identità culturale, non esiste una ideologia, non c’è una uniformità programmatica all’interno del partito e, cosa ben più grave, manca un leader. Alla sinistra, da troppo tempo, manca un vero condottiero, un capo, uno che comanda e che parli a nome di tutta la Sinistra Italiana. Purtroppo, dalla morte di Berlinguer, nessuno è riuscito a prendere per mano una sinistra che riesca a parlare e convincere gli elettori di sinistra. Da Occhetto a D’Alema, da Veltroni a Prodi, da Fassino a Franceschini, nessuno è riuscito a prendere per mano il partito che, per avere più presa sugli elettori, ha cambiato sigla, nome e simbolo in continuazione, da PCI è diventato PDS, poi DS ed infine PD. Da quando si è fuso con la Margherita, poi, è arrivato il caos più totale. Il tracollo elettorale di un mese fa, si può anche imputare al fatto che i vecchi compagni, quelli che ancora si chiamano tra di loro ancora “compagni”, non sopportano il fatto di essere rappresentati da un ex democristiano come Franceschini. Oltre a questo, nel PD non c’è “Mai una parola chiara, mai una linea netta e soprattutto mai una linea unica”; non sono parole mie ma di Debora Serracchiani, parlamentare europea del PD. La fusione a freddo che ha portato i due partiti a scindersi in un partito unico, ha portato a sommare voti, parlamentari e tesserati, ma con idee contrastanti tra loro. Coriano, nel suo piccolo, deve affrontare una crisi ben diversa. Il PD Corianese ha al suo interno due circoli, uno a Coriano e uno ad Ospedaletto. Quello di Coriano, ha come problema le dimissioni del suo segretario Piero Gambuti, figlio dell’assessore “da esportazione” Alfio Gambuti. Ad Ospedaletto invece, il segretario è Tommaso Moretta, dove nel primo Consiglio Comunale non ha votato la fiducia al Sindaco Matricardi che, lo ricordiamo, fa parte del suo stesso circolo. A tutto questo va sommato la fuga dei tesserati, dove, secondo le solite voci di corridoio, sono in parecchi a riconsegnare le tessere o a rifiutare il rinnovo. Inoltre, per testimoniare la bocciatura della classe dirigente locale, c’è stata l’ennesima esclusione dalla giunta provinciale per Ivonne Crescentini. Coriano, secondo comune per estensione e con l’inceneritore in casa, sarà governato dai soliti riccionesi e riminesi.
Può sembrare inutile parlare di una crisi del primo partito del nostro Comune, ma, tutto questo si impatta poi sulla normale Amministrazione. Quando un partito è in crisi, lo è anche la maggioranza che governa questo paese e, lo stato di degrado denunciato da questo blog, insieme a tutti i suoi elettori, lo testimonia. A molti dirigenti del Partito Democratico piace fare lo struzzo, ti dicono che non ci sono problemi, ma al momento nessuno li ha risolti.
Ora però, i problemi sono sul tavolo, e nessuno ne parla. E’ anche vero che i “panni sporchi” si lavano in casa ma la politica merita trasparenza, parola sconosciuta in questo ambiente. A breve e, come sempre, si troverà una soluzione per far contenti tutti…quello che mi chiedo, queste soluzioni costeranno qualcosa alla cittadinanza oppure no? Di una cosa potete stare certi, noi vigileremo.

Pubblicato il luglio 8, 2009, in Politica Locale con tag , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. 5 commenti.

  1. E’ risaputo che a Sinistra sono bravissimi ad insabbiare e nascondere i problemi…..ma questa volta il Partito Democratico si spaccherà durante il congresso… e naturalmente queste ripercussioni arriveranno anche a Coriano. Per la Matricardi si prospetta un autunno molto caldo.
    Saluti

    • Fabio,non sono su nulla d’accordo con Grillo, lo ritengo un provocatore e un’aizza popolo che sfrutta il suo filone per poter fare ancora cassetta così qualcuno lo può continuare a pagare per ascoltare le sue innumerevoli fandonie fatte solo di volgarità mistificazioni e insulti e che solo grazie al fatto che noi si sia ancora un paese estremamente democratico può continuare a lanciare a sinistra o a destra. Le sue sono solo provocazioni che si risolvono sempre in aria fritta, ne ha lanciate tante prima delle elezioni, ma poi all’atto pratico cosa ha fatto? poi non entro nel merito di chi sia o cosa faccia, lui lo fa con tutti e quando gli altri le indirizzano a lui, urlaalla dittatura.
      Alcune cose, come punti stanno acuore a molti cittadini, ma lui le mistifica e le rende pesanti ed inaccettabili nella dialettica delle persone civili e democratiche. Grillo ha 60 e più anni, se voleva far politica lo poteva far benissimo anche sfruttando la sua notorietà, ma doveva farlo seriamente impegnandosi in 1° persona con metodi civili e democratici, non con “parate” da comico usurato ed ospuleto che tenta di fare oppinione,la gente ci ride un pò sopra poi come lui ama dire lo mandano a c……..e
      A me non fa neanche ridere, non ridevo prima e ancor meno rido oggi che attacca il PD di turno(insieme al PDL) Ritengo sia un personaggio da avanspettacolo che è giusto che si ritiri in pensione liberando la scena dal suo volgare turpiloquio. Figuriamolo segretario del PD…. ma DIO ce ne liberi, meglio 100 Bersani e 100 altri…….è la mia oppinione!
      Aldo Sampaolo

      • Partiamo con il presupposto che Grillo ha costruito la sua fortuna sulle sue “apparizioni” in pubblico (a pagamento) e queste entrate verrebbero meno se diventasse segretario del Pd. Anzi, la sua esclusione servirà ancora di più per renderlo “vittima” della Casta e, alla fine, per fare più soldi: Grillo non è scemo, lui non vuol fare il segretario del PD, ma nel suo comunicato ci sono tante verità, una per tutte, a Sinistra c’è un vuoto che non è stato colmato dalla morte di Berlinguer.
        Sappiamo tutti benissimo che Grillo non verrà mai candidato, anche perchè, per essere un candidato alle primarie bisogna avere la tessera del PD cosa che lui non ha e al momento nessuno ha intenzione di rilasciargli. Ora però, se nel PD fossero un pò più scaltri, io lo farei candidare, giusto per fargli misurare un consenso che dice di avere e che nessuno riesce a quantificare. Certo che se a Sinistra hanno paura di un outsider con Grillo vuol dire che sono veramente alla frutta….e tutto questo dovrebbe far riflettere!!!!

  2. Totalemte in accordo con quanto ha riportato sopra Aldo, Grillo è sicuramente una persona intelligente e come tale ha capito che forse era il caso di reinventarsi un personaggio tutto nuovo dopo gli evidenti FLOP soprattutto cimentaografici ( chi non ricorda Topo Galileo ?) Morto il comico/sceneggiatore Grillo è nato il Grillo populista ad alta gradazione demagogica che oggi conosciamo e sinceramente credo se ne possa fare volentieri a meno.
    Fabio

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